Ho appena finito di leggere The Children's Book di Byatt, e ho cominciato a leggere A Passage to India di Forster. Prima avevo letto Il Maestro e la Margherita di Bulgakov.
Perchè ne parlo qui? Li ho letti come e-books, in inglese. Però ho anche preso in mano i libri a stampa, in italiano, dalla biblioteca. Quando vado di fretta ci riesco meglio con il libro stampato.
Bene. Sia con Byatt che con Bulgakov ha funzionato benissimo: il colore del racconto, o la musica se preferite quest'altra metafora, non cambiano assolutamente con la traduzione. Non così con Forster. Il racconto tradotto mi è sembrato sfumato, sfuocato, impreciso, mentre nell'originale è incisivo, con sfumature delicate e sottili, che nella traduzione, pur ineccepibile, scompaiono. Pazienza. E' un romanzo bellissimo, affascinante. Mia moglie sostiene che è un romanzo da vecchie zitelle, ma io penso che sia piuttosto scritto con grande sensibilità. Con un' attenzione ai rapporti tra le persone affascinante. Mia moglie è un ingegniere, forse è per questo. Ma lo sono anch'io. Starò diventando una vecchia zitella?
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